Eventi a Montepulciano

Il Bruscello

è la forma più tradizionale e popolare dell'Opera lirica, siamo abituati a conoscere l'arte italiana nella sua forma più alta, ma quasi tutte le rappresentazioni artistiche hanno in realtà, un sostrato di cultura popolare.

I Bruscellanti, nei secoli scorsi, erano dei contadini artisti, che in particolare periodi dell’anno, andavano di podere il podere con un ramo di quercia (il bruscello), che serviva per farli riconoscere.

Una volta arrivati nelle Cascine o nelle aie dei poderi, mettevano in scena delle piccole rappresentazioni epiche recitate e cantate; queste rappresentazioni erano molto amate da chi aveva dovuto interrompere gli studi per andare a lavorare nei campi, erano più che uno svago, erano una boccata di aria fresca e rilassante, era un tuffo nel bello; i cantanti del bruscello recitano, o meglio cantano “in ottava rima “, una forma metrica molto particolare che dà vita a una cantilena ancestrale e da cui nasce il “recitativo” dell'Opera lirica teatrale del ‘700 e dell’800.

Per tradizione, nel Bruscello, si rappresentano temi epici: la vita degli eroi, dei santi, ma anche dei briganti, oppure personaggi illustri, comunque tutti personaggi conosciuti e amati; il finale non è detto che sia sempre lieto, anzi, spesso è un dramma, come Romeo e Giulietta o la storia di Paolo e Francesca ripresi dalla Divina Commedia di Dante.

Il bruscello lo si può ancora ammirare nelle notti di agosto.

La compagnia del Bruscello è stata Istituita nel 1939. La Compagnia è una forma associativa molto antica, che risale al Medioevo e come potrete vedere, è aperta a chiunque voglia partecipare, dai bambini, agli anziani di qualsiasi ceto e condizione sociale e da decenni collabora con l’Istituto di Musica.

Altre informazioni: bruscello.it

Il BRAVIO

L’ultima domenica di Agosto si svolge a Montepulciano il tradizionale “Bravio delle Botti”, rievocazione storica di una sfida tra le otto contrade cittadine, che in passato gareggiavano con i cavalli e oggi con le botti.

Le botti, dal peso di circa 80 kg ciascuna, vengono spinte e fatte rotolare da due atleti per ciascuna contrada detti “spingitori”, lungo il percorso in salita di circa 1800 metri che si snoda tra le suggestive vie del centro storico della città poliziana fino all’arrivo situato sul sagrato del Duomo in Piazza Grande.
La gara è tradizionalmente preceduta da un curato e affascinante corteo storico composto da oltre trecento figuranti che si muove per lo stesso percorso, offrendo giochi di bandiera e immagini d’altri tempi." 

Nel medioevo si svolgeva una gara con i cavalli, che fu reinventata nel 1974 da un sacerdote molto amato da tutta la comunità, Don Marcello del Balio.

Definire i confini delle Contrade non fu difficile: tutti i Comuni Italiani, hanno degli Statuti che in genere appartengono al XIV sec., sono molto dettagliati sui confini dei quartieri o “contrade” e sulle feste che si facevano in quel periodo.

Le Contrade si fondano solo ed esclusivamente sul volontariato, dal Consiglio direttivo ai lavoranti: per chi andrà a cena nelle caldi notti di agosto, noterà che ognuna è organizzata in questo modo: a servire ai tavoli ci sono i bambini ed i ragazzi, i bimbi più piccoli sparecchiano; in cucina ci sono gli uomini e le donne più adulti.

Questa particolare gerarchia, serve soprattutto a far uscire di casa, inglobare, far collaborare e partecipare tutti, dai più piccoli ai più grandi.

I cibi delle Contrade sono così buoni, perché in genere i sughi, le carni, i pici, vengono fatti delle signore e signori più anziani. La cucina tradizionale italiana, non si basa sulla quantità esatta degli ingredienti, bensì sulla qualità dei prodotti e sull'esperienza nel saperli amalgamare insieme: un sugo di una ragazza o di un ragazzo giovane, non sarà mai uguale e perfetto come quello fatto dalla nonna!

I giovani si occupano alla gara delle Botti, allenamenti, tattiche ecc, oppure lavorano per il corteo storico, bandiere, tamburi, vestiti.

I bei vestiti che vedrete nei vari cortei storici, sono realizzati soprattutto dalle aziende tessili umbre, specializzate in vestiti d'epoca; lavorano non soltanto per queste feste paesane, ma anche per il cinema e il teatro.

Le nuove generazioni sono andate oltre ai confini delle contrade e hanno dato vita a piccole Associazioni che collaborano insieme come il Gruppo Sbandieratori e Tamburini. Negli ultimi anni, nei gruppi giovanili, sono entrate anche le donne, hanno fatto la loro comparsa persino nello spingere le botti; piccole innovazioni, strappi alle regole importantissimi per una cultura di tipo latino, che vede ancora spesso e volentieri la donna, come un essere sottoposto all'uomo. Per un’evoluzione positiva della società, sono molto più importanti questi piccoli ma pratici eventi, che leggi ad hoc,se pur necessarie, o proteste in piazza.

I nostri appartamenti sono nella contrada di Cagnano (verde e blu).

Altre informazioni www.braviodellebotti.com